Simona Cafieri

Ricercatore
AUTOCANDIDATURA
Istituto Nazionale di Statistica
Enti centrali
SITUAZIONE DI PARTENZA

Negli uffici della Pubblica Aministrazione è in atto da qualche anno un vero e proprio processo di “spopolamento” per raggiunti limiti di età dei dipendenti ma soprattutto per le facilitazioni fornite dal decreto “Quota 100”. Negli ultimi 2 anni, complice la pandemia, più del 10% del personale oggi in forza ai Comuni è giunto al tanto atteso pensionamento.. La spiegazione è semplice, e arriva dall’età media dei dipendenti comunali che ha ormai superato di slancio i 50 anni. La piramide delle età, in tutta la pubblica amministrazione, è rovesciata ormai da tempo; i ritardi nei rinnovi contrattuali dopo il congelamento decennale delle buste paga limano la motivazione. E quota 100 è stata per molti l’occasione per salutare tutto questo e andare a riposo.Nei piccoli Comuni basta un’uscita prima del previsto per far saltare i piani di gestione del personale e moltiplicare i buchi più o meno rattoppati distribuendo interim su determinati settori a personale che si occupa d’altro. Nei Comuni grandi, invece, il quadro è peggiorato dal fatto che negli anni scorsi i limiti al turn over sono stati ancora più stretti, per cui l’organico più ampio non basta a rimediare ai compiti dei diversi uffici che sono sempre più vuoti ma le incombenze restano.. I problemi s sono moltiplicati con il reddito di cittadinanza, che ha posto i Comuni in prima fila in un sistema di controllo sugli aventi diritto , per non parlare poi delle numerose altre incombenze..

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COSA È STATO FATTO
L’Istituto Nazionale di Statistica, con i suoi uffici dislocati in tutte le regioni italiane, raccoglie dati presso presso gli uffici demografici e di statistica di tutti i Comuni italiani. Gli impiegati di tali uffici devono inviare entro determinate scadenze i dati racolti alle sedi Istat.
Già con le rilevazioni demografiche ogni Comune aveva il suo “supporto” nel referente Istat a cui chiedere informazioni sull’invio dei dati ed aiuto in caso di problematiche tecniche o statistiche. Questa forma di “supporto” si è intensificato con la stagione dei Censimenti permanenti, a partire dal 2018.Da tale data, il censimento da decennale è divenuto permanente, cioè annuale , moltiplicando anche le incombenze spettanti ai Comuni.L’Istat ha provveduto istituendo gli “Uffici regionali di Censimento” presso i propri uffici territoriali con lo scopo di organizzare e coordinare le operazioni censuarie.In tali uffici è presente un responsabile dell’ufficio ed i Responsabili Istat Territoriali(RIT) con il compito di fornire assistenza tecìnico-statistica ai Comuni in tutte le fasi del censimento.In particolare , in Campania,nell’ufficio regionale di Censimento presieduto da Simona Cafieri sono presenti 13 RIT tra i quali sono divisi i comuni della Campania. Ognuno di loro sente tutti i comuni quasi quotidianamente per sapere se ci sono problemi nell’espletamento delle funzioni previste e fornisce supporto in tutte le fasi del censimento, dalla selezione dai rilevatori, alla redazione del bando alla ricerca ed alla formazione degli stessi rilevatori,all’espletamento della rilevazione sul campo e relative problematiche, all’inserimento dei dati sul portale di rilevazione.Tra i RIT ed il personale dei comuni si è instaurato quindi un rapporto più profondo di quello normalmente esistente tra fornitore e fruitore dei dati: giorno dopo giorno dalla cordialità si è passati all’amicizia, al sostegno psicologico negli inevitabili momenti di difficolta della vita.
ADERENZA AL PREMIO
L’approccio può essere considerato innovativo e fuori dagli schemi in quanto c’è quasi un capovolgimento dei ruoli, in ottica di massima collaborazione tra Enti diversi ma tutti facenti parte della Pubblica Amministrazione.Mentre in passato il fornitore di dati(Comune) veniva continuamente sollecitato dall’Istat ed otteneva supporto solo su esplicita richiesta, ora i 550 Comuni della Campania hanno a disposizione 14 angeli custodi(1 responsabile e 13 RIT) a cui far riferimento per ogni problematica nell’espletamento delle loro funzioni legate alla rilevazione o all’invio di dati. L’assistenza avviene attaraverso il telefono lì, le mail e con la costituzione di appositi gruppi whatsapp anche fuori dell’orario di lavoro-
Nei giorni di scadenza delle rilevazioni l’assistenza si è protratta fino alle 23:59.
Inoltre, sia durante che dopo la pandemia sono stati organizzati innumerevoli incontri di chiarimento con l’utilizzo di piattaforme quali ad esempio teams. Le riunioni sono state effettuate su richiesta anche di un solorilevatore o impiegato o responsabile comunale per fornire supporto nelle operazioni censuarie.Durante il periodo della rilevazione è stata istituita per 3 giorni a settimana una finestra teams dove ciascuno dei circa 2000 rilevatori, impiegati e responsabili potevano collegarsi per la risoluzione di qualsiasi problema.
Durante i corsi di formazione propedeutici alla rilevazione organizzati dall’Istat su teams sono stati usati strumenti tecnologici (mentimeter) per coinvolgere l’audience e garantire la comprensione dei concetti esposti, ed effettuati quiz per verificare l’apprendimento in modo da avere una rete di rlevatori ben formati e da ridurre al minimo le problematiche per i Comuni.
Gli “Angeli custodi” dell’Istat sono un vero punto di riferimento per i comuni della Campania ,nell’ottica di riduzione delle difficoltà burocratiche e dell’erogazione di un servizio di qualità all’utente finale.