Luciano Fanfoni

Primo Tecnologo - Project Manager ISTAT
AUTOCANDIDATURA
Istat – Istituto Nazionale di Statistica
Enti centrali
SITUAZIONE DI PARTENZA

Una grande parte del processo di produzione della statistica ufficiale riguarda la raccolta dati sul campo presso le unità di rilevazione (le indagini). Lo strumento di misurazione è il questionario statistico, utilizzato sia per le indagini dove è prevista una rete di rilevazione presso le unità (raccolta indiretta, generalmente per le indagini su individui e/o famiglie), che quando il questionario viene inviato ai rispondenti, compilato dagli stessi e poi re-inviato all’ISTAT (raccolta diretta, tradizionalmente per indagini che osservano imprese e istituzioni). Quasi 20 anni fa, con l’avvento delle tecnologie di Internet e del web, è cominciata, per questa tipologia di indagini, la sostituzione del questionario cartaceo con il questionario elettronico su web, a oggi completata per la totalità delle indagini economiche e sulle istituzioni dell’Istat. Da molti anni la tecnica CAWI (Computer Assisted Web Interview) viene implementata in Istat con diversi software ad-hoc e alcune importanti esperienze di software generalizzato che si applicano a più indagini, anche di natura differente. Anche per le indagini che osservano individui e famiglie, la tecnica CAWI viene da alcuni anni utilizzata come prima “wave” per ridurre i costi delle interviste dirette con rilevatore. La gran parte dei software adottati in Istat sono molto articolati e complessi, richiedono personale con skill specifico per la realizzazione dei questionari e un grande impegno in termini di tempi e risorse. Inoltre, essendo stati progettati per rappresentare il questionario cartaceo su pagine web di schermi di dispositivi tradizionali (PC), non sono adatti alle attuali esigenze (specialmente per individui e famiglie) di compilazione con più tipologie di dispositivo (multi-device CAWI).

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COSA È STATO FATTO

Nelle mie esperienze di conduzione e collaborazione a progetti di innovazione di processi di raccolta dei dati per la produzione statistica ho sempre tentato di immaginare soluzioni per raggiungere una platea più ampia possibile di rispondenti e con impiego ridotto di risorse sia da parte dell’Istituto che da parte del rispondente stesso.
Le prime soluzioni di questionario elettronico da me condotte nei primi anni 2000 hanno fatto ampio uso di linguaggi e piattaforme OpenSource, così come di software già ampiamente diffuso presso le imprese rispondenti. Queste soluzioni hanno permesso di trasformare in pochi anni le indagini economiche dell’ISTAT che osservano le imprese da cartacee in elettroniche.
Per ulteriori esigenze di progettazione di processi di raccolta dati in ambiente web per l’Istituto, nel 2010 ho iniziato ad utilizzare il software open source LimeSurvey per implementare web-survey. In quel periodo il software si stava evolvendo con numerose importanti funzionalità, ma le versioni in lingua italiana erano parecchio carenti e anche la comunità italiana di utilizzatori del software molto esigua. Nel 2012 sono entrato nel team internazionale di sviluppo di LimeSurvey con il ruolo di supervisore e traduttore delle versioni del software in Italiano, operando affinché lo strumento potesse avere un utilizzo per le più svariate tipologie di survey, dalle indagini della statistica ufficiale ai sondaggi e consultazioni per ricerche sociali e di mercato. Da più di 10 anni sono il principale collaboratore del forum ufficiale di assistenza in lingua Italiana e ho contribuito alla diffusione del software nel nostro Paese con materiali didattici e soluzioni specifiche in lingua Italiana resi disponibili alla comunità di utilizzatori e sviluppatori.
Attualmente il software ha una ampia diffusione anche in Italia, specialmente nel mondo accademico e della ricerca (Università, CNR, ISTAT, Banca d’Italia). Le sue caratteristiche di rapidità di implementazione del questionario online e di realizzazione di questionari “responsive” (compilabili da tutte le tipologie di device, compresi gli smartphone), ha fatto sì che durante l’emergenza COVID è stato ampiamente usato, non solo per indagini di ricerca e sondaggi. Su tutti voglio citare i moduli di reclutamento per medici e infermieri da inviare nelle zone di emergenza sanitaria che la Protezione Civile ha realizzato in tempi estremamente ristretti con LimeSurvey, sfruttando anche le soluzioni da me implementate e condivise.
Per l’ISTAT ho seguito personalmente la gran parte dei processi di raccolta dati con questo strumento, tra le più recenti e significative sicuramente l’indagine su comportamenti, atteggiamenti e progetti futuri di ragazzi in età compresa tra gli 11 e i 18 anni. Questa indagine realizzata nel 2021 ha dovuto tener conto di un cambio di strategia a causa delle restrizioni COVID ed è stata realizzata sulla piattaforma LimeSurvey dell’Istituto per poter consentire anche compilazioni effettuate da tablet e smartphone, decisamente più diffusi e nelle disponibilità dei ragazzi oggetto dell’osservazione. Il risultato di circa 42.000 risposte elettroniche acquisite, di cui la metà provenienti da dispositivi mobili (soprattutto smartphone), rappresenta al momento la più importante esperienza di indagine con tecnica CAWI mixed-device dell’Istituto Nazionale di Statistica.

ADERENZA AL PREMIO

Credo sia nelle cose di questo mondo dover affrontare una certa resistenza quando si propone qualcosa di nuovo e tecnicamente differente in processi consolidati e ripetitivi. Ma credo anche che apportare una innovazione in maniera graduale, con risorse equilibrate e risultati tangibili già nella fase di primo cambiamento, sia il modo migliore per convincere colleghi e dirigenti che si va nella direzione corretta del mutamento di consuetudine.
Nella mia prima esperienza che ho raccontato (dematerializzazione delle indagini economiche dell’Istat), la rottura degli schemi è avvenuta per contagio: dopo i sorprendenti risultati della prima esperienza di indagine con questionario elettronico opzionale al questionario cartaceo tradizionale, in pochi mesi la soluzione è stata estesa alle altre indagini dello stesso settore, fino a far cessare nel giro di due anni completamente il costosissimo “ciclo della carta” per le indagini economiche strutturali dell’Istat.
La mia più recente attività nell’utilizzo di un sw open source e il mio contributo al suo sviluppo non solo nell’ambito dell’Istituto in lavoro è forse una deviazione maggiore rispetto ai modelli classici di introduzione di una nuova tecnologia nel processo standard. Ho cominciato a tradurre LimeSurvey e a rispondere alle richieste di assistenza di mia esclusiva iniziativa e questo mi ha permesso di crescere insieme al software e di avere la possibilità di applicare nel mio lavoro le conoscenze acquisite proprio operando e contribuendo alla comunità di utilizzatori e sviluppatori del software.