Francesca Fenu

Collaboratore amministravo
AUTOCANDIDATURA
Regione Sardegna
Regioni - Enti locali e loro unioni
SITUAZIONE DI PARTENZA

Il mio contesto lavorativo è stato più o meno sempre la Formazione Professionale (Agenzie private, Centro Regionale e Aziende Sanitarie). L’ambito di lavoro l’erogazione della formazione ad una utenza variegata, diversa per istruzione e fasce d’età. Ho individuato nel tempo diverse criticità relative a procedure e metodi di lavoro che ho considerato e considero limitativi rispetto ai vari strumenti innovativi utilizzabili. La “rigidità” delle varie e tante procedure burocratiche ma anche la scarsa considerazione per le singole capacità/talenti propri di un lavoratore, la mancanza di formazione continua e di confronto tra colleghi e settori di lavoro non favorisce la crescita professionale di un individuo. Se da una parte il “sistema” tende ad uniformare le persone offrendo pacchetti di soluzioni generiche e/o standardizzate dall’altra nasce l’esigenza di riconoscere l’individuo nella sua originalità e particolarità. Probabilmente con l’introduzione dell'”orientamento” si è iniziato a valutare con più attenzione un percorso che doveva tener conto prioritariamente delle vere attitudini individuali e non solo di richieste di mercato. Tra il personale delle amministrazioni pubbliche è difficile riconoscere e “sfruttare” i talenti delle tante persone che potrebbero dare ben altro apporto se solo venissero riconosciute e messe in condizioni di spendere meglio le loro capacità. L’esigenza/criticità è quella di riconoscere le attitudini personali e professionali di ognuno per poter “sfruttare” al meglio le potenzialità proprie di ognuno e di conseguenza offrire al mercato/sistema personale più motivato, più produttivo e gratificato. Se svolgo un lavoro nel quale posso spendere le mie naturali attitudini, oltre alle competenze acquisite, va da se che la mia azienda può solo averne dei benefici in termini di rendimento.

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COSA È STATO FATTO

Nella mia esperienza lavorativa – nelle varie aziende per le quali ho collaborato – prestata per buona parte in un settore regolato dalla pubblica amministrazione, non ho conoscenza di soluzioni e/o strategie adottate per migliorare il benessere dei lavoratori se non per alcuni tentativi di neonati Servizi per il Benessere organizzativo; personalmente ho sempre tentato di spendere me stessa portando avanti incarichi con l’adozione di strumenti o iniziative dettate dal mio modo di valutare le situazioni e mettendo in gioco alcune attitudini caratteriali. A mio vantaggio il fatto di concentrarmi più sulla soluzione che non sul problema e di avere buone capacità organizzative oltre al fatto di voler sempre “capire” il mio lavoro e il mio ruolo partendo da un contesto generale e non solo dal “pezzo” di mia competenza. Pur considerandomi abbastanza autonoma ho necessità di confrontarmi con altri attori di un obiettivo comune ma un lavoro strutturato in “compartimenti stagni” non consente di poterlo fare. Ognuno di noi probabilmente ha un approccio personale anche nelle mansioni che svolge per lavoro. Non ricopro un ruolo che mi consente di adottare soluzioni per rendere il lavoro interessante e più stimolante. Le strategie adottate da me nelle situazioni critiche sono riferibili esclusivamente a talenti e aspetti che fanno parte di me: ogni esperienza professionale lascia un insegnamento che può essere d’aiuto in vari aspetti della vita, anche privata, e viceversa. La soluzione per migliorarsi in qualsiasi settore è la formazione: confrontarsi, scambiare e provare nuove esperienze è per me una buona strategia. Sono sempre stata convinta del fatto che la ricchezza di un’azienda (in ogni settore) è data da uno staff di collaboratori gratificati che possono spendere anche sul lavoro talenti naturali.

ADERENZA AL PREMIO

Ahimé…. Questo approccio – ovvero la maggior considerazione della persona e delle sue peculiarità – è fuori dagli schemi solamente perché pur sembrando qualcosa di scontato in realtà non lo è. Innovativo sarebbe adottare strumenti utili a capire quale ruolo e mansione assegnare ad un individuo affichè la sua resa professionale sia in sintonia con il suo modo d’essere e la sua naturale predisposizione. Fuori dagli schemi, nel settore pubblico, potrebbe essere formare le persone a essere anche più responsabili e disponibili. Nelle mie varie esperienze professionali, pur essendo un collaboratore amministrativo, mi sono trovata a mettere in campo aspetti caratteriali che si sono dimostrati vincenti nella risoluzione di alcune situazioni. Il coraggio di mettersi in gioco – e se necessario anche in discussione – non sminuisce quello che siamo ma che fatica capirlo e farlo capire.