Antonino Sciortino

Tecnico
AUTOCANDIDATURA
Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale
Enti centrali
SITUAZIONE DI PARTENZA

Pianificazione, programmazione, attuazione e monitoraggio degli interventi attraverso nuovi e dinamici processi

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COSA È STATO FATTO

Definizione e realizzazione di big data territoriali, studio, analisi e definizione di procedure algoritmiche che per l’analisi idrica, idrologica, sociale, economica, morfologica, idraulica ed infrastrutturale in seno alla pianificazione, alla programmazione ed al monitoraggio degli interventi (quest’ultima attività non più di competenza dell’amministrazione di cui sono dipendente). Analisi, studio ed elaborazione di dati topografici, anche satellitari, integrati da informazioni derivanti da indagini e censimenti sia di carattere bidimensionale che tridimensionale. Analisi dei dati economici e sociali occupazionali, produttivi e del valore aggiunto nei settore agricolo, industriale e dei servizi dell’evento sismico dell’Aquila del 24 agosto 2016 che ha coinvolto una parte dell’Italia centrale, costruzione dei bigiata geografici ed elaborazione di processi di distribuzione nel territorio dei dati pre e post sisma (2014-2017) in seni al progetto ReSTART. Elaborazione di processi finalizzati alle analisi della risorsa idrica ad uso antropici nei settori agricolo, industriale e civile.

ADERENZA AL PREMIO

La definizione dei processi finalizzati alla realizzazione di obbiettivi e la costruzione di big data territoriali coerenti è di importanza strategica. Comprendere il potenziale delle informazioni attraverso il rilevamento costante delle stesse e la conseguenti elaborazione e costruzioni di procedure di analisi attraverso le funzioni algoritmiche messe oggi a disposizione dalle nuove tecnologie è di fondamentale importanza. I risultati sono di supporto per la gestione delle scelte politiche che ricadono in ogni settore. Il prodotto delle elaborazioni deve quindi essere sempre più integrato nelle scelte strategiche di carattere locale e nazionale. Solo con un’azione sensibile, capace e di visione che ponga al centro l’uomo e l’ambiente, in un rapporto virtuoso, si potrà dare seguito all’attuazione della rivoluzione “verde” auspicata dall’UE e dalla nostra nazione. Oggi purtroppo l’interazione tra l’uomo e l’ambiente, quest’ultimo inevitabilmente soggetto alle pressioni antropiche, generate dalle attività umane più o meno impattante, vedono un deficit negativo a carico del territorio e delle risorse primarie alla vita (aria, acqua e cibo) sempre più elevato. Tutto ciò non è più tollerabile ed occorre agire sapendo dove farlo e con quali mezzi. Si tratta quindi di un’azione sinergica tra “pianificazione, programmazione, attuazione e monitoraggio” finalizzato, non solo a ridurre ai minimi termini l’azione modificatrice dell’uomo, utilizzando gli strumenti che le tecnologiche odierne ci consentono, ma alla definizione di un processo integrato tra le attività a basso, medio ed alto impatto dell’uomo con lo stato dell’ambiente in cui si collocano. Solo così si potranno attuare i percorsi virtuosi auspicanti dalla’UE e dagli Stati membri con i PNRR che per volontà degli stessi andranno ad incidere radicalmente ogni settore delle future attività antropiche, sia in ambito locale che nazionale.