HE-PAT©

Dalla chimica alla fisica: come curare il cervello con un suono. HE-PAT© - Dispositivo medico per fisioterapia neurologica.

Che il suono e la musica abbiano una diretta influenza misurabile neurofisiologicamente sul funzionamento del cervello è ormai un dato noto ed incontrovertibile. La ricerca che AVS Research sta sviluppando da oltre 15 anni è verificare se esistono dei suoni specifici, non musicali, che consentano di interagire efficacemente con i vari “sistemi operativi” del cervello, eventualmente capaci sia di ottimizzarne il funzionamento, che di cancellare patterns neurali disfunzionali. Il criterio che porta a ricercare suoni non musicali e modalità di somministrazione “standard” riguarda la necessità di superare problemi relativi alla cultura linguistica e musicale dei soggetti, come anche questioni relative all'età o al sesso. Il fine dunque è quello di mettere a punto complessi sonori e dispositivi elettroacustici semplici da utilizzare, che possano agire universalmente, in modo prevedibile e chiaramente misurabile a livello bioelettrico sul cervello. Con tali premesse AVS Research ha messo a punto e depositato domande di brevetto internazionali (2013-2015) riguardanti dispositivi e complessi sonori, di cui due (dispositivo HE-PAT© e complesso sonoro PinC©) sono registrati quali dispositivi medici nel campo della fisioterapia neurologica. La destinazione d'uso è il trattamento dell'acufene cronico. Per verificare, oltre a nostri studi preliminari, la sua efficacia è in corso una ricerca pubblica con 100 soggetti in doppio cieco presso una prestigiosa struttura ospedaliera e di ricerca italiana, ove vengono monitorate anche l'ansia e la depressione correlate, ricerca che terminerà nel 2017. Nel frattempo ulteriori studi clinici ed analisi neurofisiologiche tenderebbero a confermare l'ipotesi di fondo che tale dispositivo-complesso sonoro sia in grado, come da ipotesi di lavoro iniziali, di ottimizzare il “sistema” cervello e anche il “sistema” cuore-cervello, indipendentemente da quali siano le aree disfunzionali. Nel caso si riuscisse ad effettuare ulteriori ricerche nell'area dei disturbi psicologico-psichiatrici, di alcuni disturbi neurologici quali cefalea-emicrania, tic nervosi, balbuzie, demenze, spettro autistico, disturbi della vista dovuti a errori di sincronismo cerebrale nella creazione delle immagini, vertigini-Ménière e dolore cronico, si potrebbe ipotizzare l'apertura di un nuovo ambito della ricerca clinica per la messa a punto di dispositivi elettroacustici e di complessi sonori di facile utilizzo, con invasività sostanzialmente nulla. Al di là della clinica, alcuni sportivi professionisti hanno testato spontaneamente su di sé tale stimolazione sonora, riferendo di netti incrementi nelle prestazioni, oltre che una scomparsa dell'ansia. Uno degli sportivi recentemente si è preparato per i campionati italiani della sua disciplina, molto “fisica” e ove era necessario un istantaneo e accuratissimo controllo dell'equilibrio. Ha vinto il campionato a 45 anni, detenendo attualmente il titolo di campione italiano.

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